Collezione Uomo AI 20/21 Malo a Pitti Uomo

Collezione Uomo AI 20/21 Malo a Pitti Uomo

 

Protagonista il “punto heritage”, la trama peruviana, il malfilé e il mélange. Filati che arrivano dalla storia di Malo rivisti in un lessico contemporaneo con uno sguardo verso il futuro.

 

In occasione di Pitti Immagine Uomo 97, Malo si fa strada tra “Heritage and Future”. La collezione uomo AI20-21, racchiude la filosofia delle proposte per la prossima stagione invernale: la riscoperta delle radici, del DNA, dei valori e dell’identità della maison come slancio verso la contemporaneità e il futuro. Tradizione, ricerca e classicità, caratteristiche peculiari che hanno reso Malo amato da generazioni, si trasformano per dare vita a nuove interpretazioni e a capi timeless, senza tempo.

 

Protagonisti di questa edizione sono i tratti stilistici tipici della maison con alcuni elementi distintivi come il “punto heritage”, un punto maglia ispirato alle architetture tipiche delle piazze fiorentine, caratterizzate da pavimentazioni con intarsi squadrati e regolari.

 

Malo esalta l’heritage reinterpretandolo in una chiave più contemporanea e sofisticata e lo fa ispirandosi ai ricordi fiorentini, dove Malo è nato, con nuove importanti consapevolezze. 

 

I colori sono quelli della natura. L’autunno si riflette nel calore dei filati, nei soffici nodi che inanellandosi richiamano foglie, una flora rigogliosa caratteristica delle campagne toscane, simbolo di prosperità e rinnovamento.

 

«La riscoperta del passato per guardare al futuro grazie al ritorno di filati storici che ci permettono di proporre capi timeless, senza tempo. Puntiamo all’heritage come elemento di partenza per avvalorare il futuro

Heritage & Future è il tema della nostra collezione, ma è anche e soprattutto una dichiarazione di intenti: tornare al passato per legarsi, intrecciarsi con il futuro, perché non c’è domani senza tradizione. I capi Malo diventano così un distillato di gesti artigiani, simbolo di cultura e memoria, strumenti preziosi di slancio verso la contemporaneità e il futuro».

Walter Maiocchi

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